Redazione Online
Vitantonio Taddeo, che ha alle spalle una lunga permanenza nei quadri dirigenziali della Cisl di Brindisi, è stato eletto Segretario Generale dei Pensionati della Cisl della Federazione Interregionale di Puglia Basilicata, rappresentativa di oltre 150 mila iscritti. La elezione è avvenuta nel corso dei lavori del Consiglio Generale, presieduto dal Segretario Nazionale della Fnp Cisl, Loreno Coli. Nella stessa seduta del Consiglio dei pensionati pugliesi e lucani, è stato eletto anche Vincenzo Zuardi Segretario Generale Aggiunto ed è stata completata la Segreteria con Grazia Palumbo, Franco Russo e Pietro Stefanizzi.
Sono seguiti vari interventi sui temi più attuali del difficile momento sociale ed economico che vivono i
pensionati. Particolarmente incisivo l’intervento del Segretario Generale della Cisl Puglia Basilicata, Giulio
Colecchia. A chiusura dei lavori, prima dell’approvazione del documento finale sulle problematiche che investono le fasce più deboli del Paese, ha parlato il Segretario Nazionale FNP Loreno Coli.
«Oggi viviamo in una società complessa – ha spiegato Coli – dove le forze politiche non riescono più ad interpretare i bisogni dei cittadini facendo venir meno il rapporto fiduciario. Solo i sindacati possono rappresentare i bisogni dal basso verso l’alto e, viceversa, trasportare le decisioni dall’alto verso il basso. La Legge di stabilità non è il frutto di un tavolo di concertazione con i sindacati: ha aspetti positivi che apprezziamo, anche perché riprendono delle proposte della Cisl e aspetti negativi sui cui stiamo lavorando, come nel caso della flessibilità in uscita delle pensioni. Inoltre la Legge di stabilità prevede dei tagli ai Patronati e Caf mettendo a rischio i servizi erogati ai cittadini e ai pensionati. Dobbiamo scongiurare con tutti i mezzi che vengono tagliati i fondi per 100 milioni ai Caf e 28 milioni a Patronati, che vanno a sommarsi ai 35 già operati nel 2014» ha sottolineato Loreno Coli. «Il ruolo e compito del sindacato, per i pensionati, non deve essere messo in discussione. Per la Fnp è necessario di rilanciare la capacità di agire sul territorio, rafforzando il legame tra contrattazione territoriale e contrattazione di secondo livello per scongiurare il pericolo di perdere la capacità di rappresentanza».
Il neo Segretario Generale Vitantonio Taddeo, nel suo intervento dopo aver ringraziato tutti per la fiducia
accordatagli con la elezione, ha affrontato una serie di questioni su cui operare. Dall’incremento del
coinvolgimento delle donne nelle politiche contrattuali per arricchire le politiche anche di una visione di
genere, alla necessità di implementare una formazione per le donne finalizzata allo svolgimento del ruolo,
lotta agli sprechi, welfare e fisco, povertà e non autosufficienza
«I pensionati – spiega Taddeo – in questi ultimi anni di crisi economica, aggravata da errate ed unilaterali
decisioni dei Governi, sono stati chiamati a sostenere economicamente il Paese, concorrendo in maniera
attiva alla sua tenuta. Sulla lotta agli sprechi e, in particolare, sul taglio dei vitalizi degli ex parlamentari, al
fine di perseguire una maggiore equità del sistema previdenziale italiano e, sul completamento della
separazione dell’assistenza dalla previdenza e, di garantire un miglior coordinamento tra sistema
previdenziale e mercato del lavoro, è necessario consentire una flessibilità in uscita per la pensione, senza
ulteriori penalizzazioni».
Fra le richieste della FNP Cisl, l’anticipo al 1° gennaio 2016 dell’equiparazione della no tax area per i
pensionati, previsto nella Legge di Stabilità 2016; l’estensione ai pensionati e agli incapienti del cosiddetto
bonus di 80 euro mensili; l’introduzione di un’imposta negativa per i pensionati incapienti attraverso
l’erogazione di un assegno monetario annuo; l’introduzione di un’imposta ordinaria progressiva sulla
ricchezza netta mobiliare e immobiliare, escludendo la prima casa e i titoli di Stato e con soglia di esenzione
per imponibili fino a 500 mila euro e una più incisiva lotta all’evasione fiscale anche attraverso
l’introduzione del «contrasto di interesse».
«Oggi – ha continuato il Segretario Generale – è necessario un welfare locale di comunità che rafforzi i
principi di coesione sociale, un «welfare integrato» che coniughi i bisogni individuali con i bisogni collettivi,
a condizione che vi sia una efficace sinergia tra «concertazione» territoriale e contrattazione di secondo
livello. È fondamentale, quindi riaffermare i principi di universalità, inclusione e coesione sociale di cui
tutti i cittadini, a prescindere dalla situazione economica, possano fruire; in questo senso è auspicabile la
realizzazione di una nuova mutualità solidaristica».
Grande preoccupazione è stata espressa nel corso dell’intervento del segretario generale FNP CISL Puglia
Basilicata, anche per il problema della riduzione dei posti letto ospedalieri e della povertà, per i quali poco
si è fatto. In merito al primo, si rileva un mancato aumento dell’offerta di strutture territoriali di prossimità
e dell’assistenza domiciliare che rimane tra le più basse in Europa. In crescita del 2 % la spesa sanitaria
privata rispetto a quella pubblica, che genera una espansione dei fondi assicurativi che possono preludere a
divisioni sociali. Tutto ciò a causa delle lunghe liste di attesa, degli elevati ticket, disfunzioni organizzative,
ecc. che vanno rimosse con sollecitudine reinvestendo ciò che deriva dalla spending review. «È evidente –
dice Taddeo – la necessità di una revisione del sistema sanitario che sia incentrato sul rafforzamento
dell’offerta residenziale pubblica per la long term care, sulla maggior diffusione dell’assistenza domiciliare,
sull’abbattimento delle liste d’attesa con conseguente riforma dell’intramoenia sulla riduzione dei ticket, e,
cosa primaria, anche ai fini di un invecchiamento attivo, una più marcata attività di prevenzione quale
diritto alla salute sancito dalla Costituzione».
Per quanto riguarda l’incremento della povertà sembra che il governo abbia deciso di investire maggiori
risorse. Nel prossimo triennio per contrastare la povertà saranno impegnate, attraverso l’approvazione di
una specifica legge delega, risorse pari a 600 milioni di euro per il 2016, a 1 miliardo per il 2017 e ad un
altro miliardo per il 2018. I dati emersi dalle ultime stime Istat ci dicono, infatti, che nel 2014, erano 1
milione e 470 mila le famiglie in condizione di povertà assoluta, pari a 4 milioni 102 mila persone.
Oggi viviamo in una società complessa dove le forze politiche non riescono più ad interpretare i bisogni dei
cittadini facendo venir meno il rapporto fiduciario. Solo i sindacati possono rappresentare i bisogni dal
basso verso l’alto e, viceversa, trasportare le decisioni dall’alto verso il basso. La Legge di stabilità non è il
frutto di un tavolo di concertazione con i sindacati: ha aspetti positivi che apprezziamo, anche perché
riprendono delle proposte della Cisl e aspetti negativi sui cui stiamo lavorando, come nel caso della
flessibilità in uscita delle pensioni.
«Viviamo in un Paese – conclude Taddeo – dove abbiamo istituzionalizzato l’evasione fiscale, dobbiamo,
insieme alle persone nostri associati, combattere gli sprechi e le inefficienze dei comuni e delle regioni.
Dobbiamo essere più dinamici e flessibili per affrontare le sfide del futuro. Attraverso il sindacato della
conoscenza potremmo essere una organizzazione capace di interpretare i cambiamenti ed essere una forza
sociale credibile agli occhi di chi ci osserva. La FNP CISL di PUGLIA BASILICATA attuerà quindi azioni a
sostegno delle categorie più fragili, con grande attenzione al welfare, alla spending review e al
consolidamento sul territorio pugliese e lucano di una Categoria che nel paese è stata e lo sarà sempre più
fiore all’occhiello della Confederazione».
Lunedì 14 dicembre 2015
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