Un giardino in memoria dell'Ammiraglio. Silvio Montanarella, pionere del volo

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Melfi | Giardino montanarella

Un giardino in memoria dell'Ammiraglio
Silvio Montanarella, pionere del volo

La Città di Melfi ricorda l’Ammiraglio «Silvio Montanarella: esploratore e pionere del volo», un eroe della Prima Guerra Mondiale

Redazione Online

Il programma
Il programma

MELFI - La cerimonia di intitolazione di un giardino, in Contrada Bicocca, all'Ammiraglio Silvio Montanarella, si terrà il 4 giugno alle ore 9.30 alla presenza del sindaco, Livio Valvano, del Presidente dell’Associazione «Arma Aeronautica di Melfi», Luigi Lorusso, del Presidente Regionale di Puglia e Basilicata, Generale Giuseppe Genghi, del Comando del 32° stormo di Amendola e del Comando della Marina Militare di Brindisi. All’iniziativa istituzionale prenderà parte la figlia dell’Ammiraglio Montanarella, Maria Teresa Montanarella nipote di Gabriele D’ Annunzio.

Silvio Montarella nacque a Melfi il 13 gennaio 1893 da Gabriele e Amalia Franciosi. Allievo dell’Accademia Navale di Livorno, entrò il 13 novembre 1910 per essere inviato in servizio effettivo il 12 luglio 1913 come Aspirante Guardiamarina. Con tale grado imbarcò sul Regio Incrociatore «Regina Elena», che innalzava l'insegna del Comandante in Capo delle Forze Navali, S.A.R, il Duca degli Abruzzi, Luigi di Savoia. Su questa nave fu promosso Guardiamarina quattro mesi dopo, il 16 novembre 1913. Nel 1914 la Marina bandì un concorso per il conseguimento del brevetto di pilota d'idrovolanti; vi partecipò e fu ammesso a seguire il Corso di piloti alla Scuola d'Aviazione di Taranto, alla quale venne destinato.

Nel 1917, in conseguenza della ritirata di Caporetto, la Regia Marina si apprestò a difendere la Laguna Veneta e costituì a Venezia un Corpo di marinai volontari, ed egli partecipò come volontario alla difesa delle coste venete col grado di Tenente di Vascello, nel periodo dal 28 novembre 1917 al 1 aprile 1918.

Gli venne affidato il Comando di una compagnia di marinai nel Battaglione «Grado» e in seguito di una Batteria terrestre posizionata alla foce del Piave. Questi volontari costituirono il primo nucleo del futuro Battaglione «San Marco». Stabilizzatasi la situazione lungo il Piave, venne di nuovo imbarcato sull’incrociatore «Napoli» e sul cacciatorpediniere «Ippolito Nievo»; quando nel 1918 fu firmato l'armistizio, venne destinato come Ufficiale di Collegamento alla Squadriglia San Marco, di base a Venezia Lido e comandata da Gabriele D'Annunzio, il quale era divenuto suo suocero poichè nell'agosto del 1916 Silvio Montanarella si sposò con la figlia, del noto poeta, Renata, dalla quale ebbe otto figli. Montanarella partecipò alla prima Missione del Governo nel sud-ovest Etiopico, dove erano stati massacrati alcuni nostri aviatori e dove esistevano dei gruppi di ribelli. Giunto a Gambela, iniziò la sua attività esplorativa e fluviale. 4 Percorse in canoa il fiume Baro, il Sobai e il Nilo Bianco. Nominato Capo della Navigazione interna da S.A.R.il Duca d’Aosta che era Governatore Generale dell’A.O.I, Montanarella navigò tutte le rive del lago Tana e nel Nilo Azzurro. Nel 1940, si trovava nei pressi del Lago Ridolfo nel paese dei Turkana quando l’Italia, a fianco della Germania, entrò in guerra. Interruppe la sua missione e rientrato ad Addis Abeba venne inviato alla base navale di Chisimaio comandata dal Capitano di Vascello Ugo Fucci, con qualifica di Vice Comandante. Stava effettuando un’ispezione in Migiurtinia quando apprese che Chisimaio era caduta in mano agli inglesi e che gli era stato assegnato. Morì nel 1986. Fu sepolto nella sua Città natale. La moglie Renata è sepolta accanto al padre, Gabriele D’Annunzio, al Vittoriale. 

La cerimonia di intitolazione del giardino prevede tutti gli onori militari. Alle ore 09.45 si procederà all’inaugurazione del giardino in memoria dell’eroe melfitano. Seguirà la deposizione di una corona di alloro. Dopo i saluti delle Autorità si procederà con il corteo in Via Rocco Scotellaro. Alle ore 11 sarà celebrata la Santa Messa, in suffragio del marinaio aviatore, nella Chiesa di Santa Gianna Beretta Molla.

Mercoledì 3 giugno 2015

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