Ruselli: i circa 80 figuranti devono essere adeguatamente ricompensati

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Senise | LA MAGNA GRECIA

Ruselli: i circa 80 figuranti devono
essere adeguatamente ricompensati

La segretaria Slc Cgil Basilicata chiede che siano previste retribuzioni anche per le comparse dello spettacolo

Redazione Online

Slc Cgil Basilicata
Slc Cgil Basilicata

Nei giorni scorsi, la società Solares, Fondazione delle Arti, ha diffuso un annuncio di ricerca di volontari per lo spettacolo «La Magna Grecia, il Mito delle Origini, Il Grande racconto dei Greci in Occidente», che si terrà tra circa due mesi nel cosiddetto «macroattrattore di Senise», imponente anfiteatro aperto, costruito sulla diga di Senise. 

«Il progetto - dichiara Anna Russelli, segretaria Slc Cgil Basilicata - nasce qualche anno fa, con un bando di gara varato dal comune di Senise, per la realizzazione di un anfiteatro e l’ideazione e messa in scena di uno spettacolo. L’importo complessivo del bando di gara era di circa 3.900.000 euro, di cui 1.781.000 per la realizzazione dei lavori e circa 2 milioni di euro per l’ideazione e la messa in scena dello spettacolo. Colpisce molto che, al di la dell’altisonanza e dell’indubbio valore dei nomi coinvolti nel progetto, tutti per lo più provenienti da fuori regione, parte importante della messa in scena materiale verrà svolto da circa 80 figuranti locali che in questi giorni la Solares sta selezionando e che lavoreranno per circa un mese a titolo volontario». «Noi crediamo - prosegue Anna Russelli - che il talento non abbia confini né nazionalità e quindi ben vengano gli artisti da fuori regione. Ma altrettanto, crediamo che il lavoro delle persone, tutto, dal regista all’ultimo figurante, vada adeguatamente ricompensato. Ci sembra incomprensibile che 2 milioni di euro servano a retribuire regista, attori famosi e altri professionisti venuti da fuori regione e che alla Basilicata si riservi solo la messa a disposizione dei volontari. Speriamo, inoltre, che la società abbia previsto forme di tutela assicurativa anche per i volontari!». «In tal modo, non si consentirà mai lo sviluppo di un indotto locale dello spettacolo e sarebbe un peccato, - conclude la segretaria Slc Cgil Basilicata - soprattutto in considerazione di tutte le energie spese dalle nostre istituzioni a riguardo, a partire da Matera 2019 e dall’importante lavoro svolto dalla Lucana Film Commission per far si che la Basilicata diventi una terra di spettacolo. Basilicata, terra di spettacolo. Noi ci crediamo. E gli altri?». 

Martedì 30 giugno 2015

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