di Ferdinando Moliterni
NEMOLI - L'ufficio postale di Nemoli, sito in via Margherita, aveva aperto al pubblico da poco, da circa una decina di minuti. Quando intorno alle 8,30, due persone con viso coperto hanno fatto irruzione all'interno del locale e minacciando con un'ascia i presenti sono riusciti a farsi consegnare una somma di denaro che ammonterebbe a 30.000 mila euro. Dentro l'ufficio c'erano il direttore, un dipendente e alcuni clienti. Uno dei banditi ha anche usato l'ascia per rompere il vetro che protegge i dipendenti. Poi i due malviventi sono fuggiti a bordo di uno scooter nero. I carabinieri hanno recuperato parte del bottino, poichè è andato perso dai rapinatori stessi, durante la fuga. Indiscrezioni parlano di circa 6.000 mila euro recuperati. Date le modalità esecutive della rapina sono in corso delle indagini anche per accertare le analogie con altri furti verificatisi in precedenza. Come quello del 6 giugno scorso avvenuto all'ufficio postale di Acquafredda, frazione di Maratea. In quell’occasione il bottino fu di circa 10.000 mila euro. Così come quello del 1 aprile ai danni dell’ufficio postale di Casalbuono dove furono sottratti 30 mila euro. Infine c'è la rapina, del 7 aprile del 2014, all'ufficio postale della frazione di San Costantino di Rivello, nella quale i rapinatori rubarono circa 25.000 mila euro. Al momento non è possibile dichiarare con certezza che si tratta, per tutti i casi citati, degli stessi due rapinatori. Però in comune hanno il bersaglio dell'atto criminale, un ufficio postale, l'arma usata, un'ascia, e il mezzo di fuga, un motorino
Giovedì 2 luglio 2015
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