Redazione Online
POTENZA - Si è svolta ieri, a porte chiuse, presso il Tribunale di Potenza, un'udienza del processo di primo grado per violenza sessuale aggravata a carico di due collaboratori scolastici dell'Istituto Professionale per l'Industria e l'Artigianato di Potenza. I fatti risalgono al 2013. La vicenda ebbe inizio in seguito ad una segnalazione giunta in Procura. Proseguì con la denuncia di due ragazze. Nel febbraio 2014 la squadra mobile di Potenza notificò agli imputati l'avviso di conclusione delle indagini preliminari. Le vittime, due ragazze all'epoca dei fatti non ancora 16enni, ieri hanno deposto in aula ed esposto i motivi per i quali hanno denunciato di essere stato oggetto di violenze sessuali, ed hanno riconosciuto nei due imputati presenti in aula, i collaboratori scolastici protagonisti di quei comportamenti. Ascoltate poi, anche le testimonianze dei compagni di scuola delle due ragazze. Gli atti denunciati sono pressocchè simili nella sostanza. Una delle ragazze ha raccontato che incontrò uno dei due collaboratori all'uscita del bagno, e che lo stesso vedendola infreddolita, l'avrebbe invitata a scaldarsi vicino al termosifone dell'aula in uso ai bidelli. Lì, l'uomo l'avrebbe prima toccata, da un lato, al seno. Ma la ragazza in un primo momento si spiegò la cosa come contatto casuale. Ma poco dopo, quando l'uomo le toccò nuovamente il seno, questa volta dall'altro lato, lei si ricredette e tentò la fuga. Il bidello l'avrebbe afferrata per un braccio, intimandole, con fare minaccioso, di tacere e di «non dire niente a nessuno».
Anche l'altra ragazza sarebbe stata avvicinata con la stessa scusa del termosifone, però dall'altro imputato. Il quale le avrebbe preso la mano e l'avrebbe poggiata sui suoi genitali.
Sabato 4 luglio 2015
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