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La Basilicata conferisce latte a Granarolo per percentuali che sfiorano il 7% del lavorato di Granarolo e il 35 % della produzione lucana, per un totale di circa 323.000 ettolitri, è la quarta regione d’Italia dopo Lombardia, Emilia Romagna e Puglia
L’assessore alle Politiche Agricole e Forestali Luca Braia ha incontrato, presso la sede di Legacoop Basilicata, Giampiero Calzolari, presidente di Granarolo Spa, tra i più grandi gruppi di Europa nella distribuzione del latte con 12 stabilimenti in Italia ed oltre 1 miliardo e 100 milioni di euro di fatturato, di cui il 6% reinvestito in ricerca e con quote di mercato, oltre che in Italia, anche in India, Cina, Brasile, Nuova Zelanda e Francia. La Basilicata – è emerso nel corso dell’incontro - ha 39 soci e uno dei nove consiglieri che compongono il Cda e conferisce latte a Granarolo per percentuali che sfiorano il 7% del lavorato di Granarolo e il 35 % della produzione lucana, per un totale di circa 323.000 ettolitri, attestandosi come quarta regione d’Italia dopo Lombardia, Emilia Romagna e Puglia. Il presidente Calzolari ha sottolineato come Granarolo proseguirà nella sua azione di radicamento sul territorio italiano attraverso l'acquisizione di marchi e di quote societarie leader nella trasformazione di formaggi oltre che nella direzione a diversificazione sul mercato, trasformando il prodotto base e provando a fare in un futuro prossimo di Granarolo un marchio dell’agroalimentare. Calzolari ha inoltre suggerito di sostenere i produttori nel rendere più efficienti le produzioni per farli competere al meglio sui mercati europei, che comprano latte a 28 cent/litro mentre Granarolo al momento compera a 36/38 cent/litro, cosa che potrebbe presto essere non più sostenibile. «Dopo aver ringraziato la Granarolo per la correttezza dei rapporti - dichiara l’assessore Luca Braia - con i produttori di latte lucani che vengono pagati per le forniture erogate ed anche con puntualità, ho chiesto unitamente al presidente di Legacoop Paolo Laguardia e dei presenti al tavolo, a nome della Regione Basilicata, di istituire un tavolo tecnico attraverso il quale disegnare le strategie per valorizzare anche in questo settore l'identità lucana, valutando la possibilità di avviare una produzione che, attraverso anche la realizzazione di un marchio, possa distinguersi per qualità e tipicità e veicolare il territorio ed il brand Basilicata. Fondamentale per il futuro potrebbe essere la nascita e la creazione di una OP (organizzazione di produttori) per la valorizzazione del latte non solo come prodotto fresco ma anche trasformato (yogurt, formaggi) da collocare sui mercati, oltre che verificare la possibilità di inserire un paniere di prodotti lucani nella distribuzione italiana ed internazionale dei punti vendita che Granarolo ha in programma di realizzare ed in cui veicolare la produzione agroalimentare di qualità Made in Italy».
Alla crisi del consumo di latte, il gruppo risponde con una politica espansiva che punta alla differenziazione di prodotto e alla conquista di quote del mercato internazionale da parte di quella che è sempre stata definita «la banca del latte italiana», per un fatturato annuo di oltre un miliardo di euro. Proprio il rapporto già forte e leale con i produttori lucani, sottolineato anche dall'assessore Braia, e la capacità di penetrare i mercati, limite con cui l'agricoltura lucana si è sempre scontrata, rappresentano il valore aggiunto che Granarolo può apportare all'implementazione di nuovi progetti. Dall'incontro sono già emerse le prime proposte: un progetto integrato di filiera sul latte caprino; lo studio per avviare in Basilicata una produzione di latte biologico, al momento del tutto assente in Italia; un paniere di prodotti tipici lucani da poter introdurre nei canali di vendita di Granlatte; un incremento del servizio di assistenza agli allevatori; lo studio di un prodotto lucano specifico, ad alto contenuto innovativo, da contestualizzare e proporre nell'ambito di Matera 2019. «La cooperazione costituisce in Basilicata il braccio industriale dell'agricoltura – hanno dichiarato i rappresentanti dell'Alleanza delle cooperative – e si vuole misurare, insieme alle altre organizzazioni, con il disegno di una visione per il settore primario lucano, dal cui rilancio passa inevitabilmente il destino dello sviluppo dell'intera regione». «Ringraziamo il presidente Calzolari perché l'apporto di una delle società leader nel panorama nazionale nel settore lattiero-caseario, in grado di competere con i grandi gruppi multinazionali anche sui mercati esteri, riveste fondamentale importanza». Le proposte saranno elaborate da un tavolo tecnico di lavoro associativo e interistituzionale con Granarolo, che avrà il compito di delineare strategie specifiche che generino opportunità per gli operatori e valorizzino il comparto, veicolando attraverso i prodotti e i percorsi l'identità territoriale lucana
Mercoledì 9 dicembre 2015