comunità rurali
Il provvedimento prevede una somma di 40mila euro per ogni comune, mentre per Potenza e Matera non sono previsti interventi nei centri storici
Con l’approvazione da parte della Giunta regionale del bando della Misura 321 Azione A2 del Programma di sviluppo rurale, sono stati stanziati 4,5 milioni di euro in favore dei comuni della Basilicata per migliorare le condizioni di vita delle popolazioni rurali e contenere lo spopolamento delle aree interne. Lo comunica l’assessore regionale alle Politiche agricole e forestali Luca Braia il quale aggiunge come il provvedimento prevede una somma di 40mila euro per ogni comune, mentre per Potenza e Matera non sono previsti interventi nei centri storici. Saranno ammessi investimenti non inferiori a 20mila euro e non superiori ai 40mila euro ( Iva esclusa) per ogni comune. Il sostegno sarà concesso in forma di contributo in conto capitale a fondo con intensità di aiuto al 100% delle spese ammissibili. La misura si articola in quattro linee di azione, fra le quali la A2 annovera investimenti in centri di aggregazione dimensionati sulle necessità delle popolazioni locali e dei giovani del luogo. «Le comunità rurali lucane – fa presente l’assessore Braia- manifestano la necessità di vedere migliorate le proprie condizioni di vita, soprattutto in relazione al rafforzamento e all’introduzione di servizi ormai ritenuti essenziali per assicurare sia i bisogni primari che le attività economiche e sociali. La mancata attivazione di tali servizi ovvero una loro non piena efficienza rappresenta un vincolo sostanziale alle capacità di tali aree di offrire le condizioni di base per la permanenza dei propri abitanti, limitando inoltre le capacità di sviluppo economico delle imprese in esse localizzate. Per questo - aggiunge l’assessore- la somma complessiva di 4,5 milioni che abbiamo deliberato potrà essere suscettibile di un ulteriore incremento».
Il bando prevede investimenti per centri di aggregazione multifunzionali, quali aree per pratica sportiva e tempo libero, ville e parchi pubblici, asili nido, ludoteche, biblioteche, centri sociali, musei strettamente legati alle tradizioni rurali. Le spese ammissibili fanno riferimento a piccoli investimenti di adeguamento funzionale delle strutture, attrezzature connesse al progetto ed arredi solo per asili nido, ludoteche e biblioteche e gli onorari dei professionisti.
Mercoledì 1 luglio 2015