VERTENZA FIREMA

I sindacati si mostrano cauti, ma la

speranza di salvataggio cresce

Ieri sarebbe stata presentata una proposta vincolante di acquisizione da parte di una nuova cordata di aziende internazionali: l’indiana Titagarh detentrice del 90% delle quote e l'italiana Adler con il 10 %”

di Ferdinando Moliterni

Firema S.p.a
Firema S.p.a

Buone notizie riguardo alla vertenza Firema, l'azienda specializzata nel settore meccanico-ferroviario con oltre 500 dipendenti tra Spello, Caserta, Milano e Tito (Potenza). Sembra che ci sia un'ipotesi reale di vendita. Questa è la notizia trapelata dall'incontro di ieri, tenutosi al ministero dello Sviluppo economico. In particolare, come riportato in un comunicato unitario a firma delle segreterie regionali di Fim-Cisl, Fiom-Cgil, Uilm-Uil e della Rsu di stabilimento della Basilicata, ci sarebbe una «proposta vincolante di acquisizione da parte di una nuova cordata di aziende internazionali: l’indiana Titagarh detentrice del 90% delle quote e l'italiana Adler con il 10 %». La nascente società si chiamerà Titagarh Firema Adler – Tfa. È già stato fissato un nuovo incontro, sempre al Mise, per il 26 giugno, in cui sarà confermata o meno l'ufficialità della proposta di acquisizione e verrà valutato il piano industriale per riavviare le fabbriche. Il 17 giugno sono scaduti i termini di legge del commissariamento, quindi la vertenza Firema è ad un punto più che decisivo. Anche se il tribunale competente ha concesso qualche giorno di tempo con l'imperativo di trovare una soluzione nel brevissimo tempo. «Una importante possibilità di svolta - commentano i sindacati- legata soprattutto alla comprovata esperienza nel settore dell’azienda indiana. Si attende, tuttavia, prima di gioire, l’ufficializzazione della conclusione di una vertenza che anche in passato non ha risparmiato colpi di scena».

Mercoledì 24 giugno 2015