Centrale del mercure
L'approvazione del Consiglio dei ministri alla riapertura della Centrale del Mercure, non ha messo fine al dibattito – scontro tra i due fronti, quello del Si e quello del No
L'approvazione del Consiglio dei ministri alla riapertura della Centrale del Mercure, non ha messo fine al dibattito – scontro tra i due fronti, quello del Si e quello del No.
Favorevoli ed entusiasti per la decisione del governo il Comune di Castelluccio Inferiore ed il comitato pro Centrale. Il sindaco di Castelluccio Inf. , Giordano Roberto fa notare che «l’accordo prevede circa 150 posti di lavoro, 40 direttamente da Enel e un centinaio nell’indotto. Le compensazioni (dalle quali Rotonda e Viggianello sono escluse, ndr) poi sono importanti per i nostri bilanci e serviranno anche a tidurre la pressione fiscale su imprese e cittadini». Anche il comitato pro Centrale sottolinea sia le ripercussioni positive sul piano dell'occupazione e sia come nei mesi di funzionamento, la centrale abbia dimostrato di non avere alcuna influenza sull'ambiente e sulla salute. In effetti la riconversione della struttura, costata circa 70 milioni di euro, ha passato tutti gli esami autorizzativi e ambientali.
Per contro i sindaci di Rotonda e Viggianello affermano che « una centrale a biomasse da 35 megawarr nel parco del Pollino è inevitabilmente destinata ad avere pesanti ripercussioni sull’ambiente e sulla salute e finirà col seppellire definitivamente l’agricoltura e il turismo».
Gli ambientalisti pongono la questione di quanta e quale legna deve bruciare nella centrale per produrre elettricità? Dicono «le centrali a biomasse hanno solitamente una potenza di 4 o 5 MW, quella del Mercure arriva invece a 35. Serve una quantità di legna di molto superiore a quella della disponibilità della zona. Ciò significa che occorrerà importarla da fuori, alimentando un continuo via vai di tir sulle strette strade all’interno del Parco»
L’Enel intanto comunica che il fabbisogno medio annuo di biomassa è stimato in circa 300.000 tonnellate e per quanto riguarda il trasporto fa sapere che la previsione è che si possa toccare un transito di una cinquantina di mezzi al giorno.
Nel frattempo, fortunatamente, comunque la questione della Centrale non impedisce ai comuni coinvolti di collaborare. I servizi ecologici dei comuni di Viggianello e Castelluccio Inferiore, operando in un’azione congiunta, coordinata dal corpo forestale di Viggianello, hanno provveduto a ripulire, durante il fine settimana scorso, il fosso di Maccarone. «Un positivo gioco di squadra fra istituzioni – ha affermato il sindaco di Viggianello - e una risposta a quanti mancano di rispetto ai nostri luoghi».
Lunedì 15 giugno 2015