Potenza | INCHIESTA VENTO DEL SUD
Implicate, a vario titolo, 13 persone, tra cui imprenditori e funzionari della pubblica amministrazione
POTENZA - Per l’accusa è emerso, dalle indagini, un sistema corrotto, composto da funzionali della pubblica amministrazione ed imprenditori, finalizzato a pilotare l'aggiudicazione di determinati lavori ad alcune imprese. Tredici gli imputati, per diverse ipotesi di reato:
Vincenzo Battafarano, titolare Imec Costruzioni Srl
Antonio Mecca e Leonardo Mecca, di Ediltermotecnica Srl
Antonio Passavanti, titolare Passavanti & C.
Gerardo Priore e Giovanni Sileo, soci della Pri. Si. Ca società coperativa
Nazzareno Summa, titolare della ditta Summa
Vito Antonio Zaccagnino, titolare Zaccagnino Impianti Srl
Luciano Rosa, ex assessore al turismo del Comune di Potenza
Giuseppe Schifone, funzionario dell’Ufficio Provveditorato della Regione Basilicata
Dionigi Pastore, funzionario Ufficio Provveditorato e Patrimonio della regione Basilicata
Antonio Pasquale Golia, responsabile Ufficio Legale regione Basilicata
Damarida Romaniello
Il prossimo 7 luglio, davanti al giudice Amerigo Palma, si svolgerà l’udienza preliminare per il terzo filone dell’inchiesta «Vento del Sud», ovvero quella parte che si riferisce alle gare indette dagli uffici regionali. Il Pm Basentini ha notificato nei giorni scorsi gli avvisi a comparire ai tredici imputati e alle parti lese, tra cui anche il Ministero della Giustizia. Sempre il 7 luglio la Regione Basilicata ed il Comune di Potenza dovranno pronunciarsi in merito alla scelta di costituirsi o meno come parti civili. Circa un anno fa, il 15 luglio, quattro persone furono messe agli arresti domiciliari, trattasi di Dionigi Pastore, Leonardo Mecca, Gerardo Priore e Giovanni Sileo. Complessivamente sono 27 i capi di imputazione, contestati in modo diversificato, ai tredici indagati. Sostanzialmente è stato svelato un sistema illecito composto da persone che operavano in modo tale da pilotare, a vantaggio di alcune ditte, gare per lavori, avvalendosi del sistema di offerte concordate, atti falsificati e altro. Secondo il Pm esisteva un gruppo di imprese «amiche» tra cui Pastore smistava i lavori predestinando la vincita delle relative gare con una sorta di turnazione. Poi ci sono anche altro tipo di accuse. Ad esempio Golia viene contestato di aver rivelato a Patore l’esistenza di atti d’indagine nei suoi confronti. Alla Romaniello viene contestato il fatto di aver fornito al Pm false informazioni per aver negato un’accordo corruttivo a sfondo sessuale che, secondo l’accusa sarebbe invece avvenuto, come risulterebbe dalla indagini. Per De Rosa una delle accuse consiste nell'imputargli di aver tentanto di far ottenere ad una impresa dei lavori dal Comune di Avigliano, facendosi portavoce di offerte in denaro.
Venerdì 12 giugno 2015