Satriano di Lucania | Nuovo murales
A Satriano di Lucania, «capitale dei murales», presto verrà realizzato un nuovo murales, dedicato alla tradizionale maschera carnevalesca locale
di Ferdinando Moliterni
Satriano di Lucania - A Satriano di Lucania, che con i suoi oltre 150 murales detiene il titolo di «capitale dei murales», in arrivo un nuovo capitolo pittorico, con un progetto finanziato dalla Regione Basilicata, per il rilancio del turismo rurale. I murales presenti nella cittadina sono categorizzati in sei diversi filoni tematici: il culto dei santi realizzati intorno alla chiesa madre; i colori della valle lungo corso Trieste; la biodiversità e l’archeologia sulle facciate che circondano piazza Umberto I; la leggenda del Moccio di Abbamonte; gli antichi mestieri e particolarmente belli quelli riguardanti la vita del Pietrafesa, il pittore che ha avuto i natali proprio nella cittadina. Il nuovo murales è dedicato a «Il Romita». A seguire la realizzazione artistica è l'associazione locale «Arte per la Valle», composta da pittori, scultori e ceramisti e che da anni opera sul territorio per la valorizzazione pittorica del borgo. Gli artisti all’opera trasformeranno Corso Trieste nella porta d’ingresso «della casa r u Rumit». U Rumit è una tradizionale maschera locale usata durante il carnavale. Rappresenta un «uomo vegetale, albero vagante, maschera silente che l’ultima domenica prima del martedì grasso gira tra le strade del paese strusciando il fruscio, un bastone con all’apice un ramo di pungitopo, sulle porte delle case. Chi riceve la visita del Rumit rispetta il suo silenzio e in cambio di un buon auspicio dona qualcosa». L'usanza è senz'altro da ricondursi agli antichi riti arborei, ancora oggi numerosamente presenti in Basilicata, sebbene diversi dal Romita, sia per le date della ricorrenza e sia per modalità di attuazione. Satriano di Lucania è un paese che ha deciso di parlare attraverso i murales, disegnati sulle abitazioni delle case, agli altri e alla propria comunità. Narrando, come si se trattasse di un colorato libro di favole, la propria storia e le leggende, i propri usi, costumi, antichi mestieri, la cultura popolare tradizionale e non. I murales disegnano l'identità del luogo.
La maschera del Romita, che i partecipanti al carnevale si fabbricano da soli ogni anno, andando nei boschi e modellando in un particolarissimo vestito, che copre completamente chi lo indossa, rami e foglie, è stata anche la protagonista della cine-installazione «Alberi» di Michelangelo Frammartino. Per l'occasione venne inscenata una grande foresta che cammina, composta da 131 Rumit, uno per ogni paese della Basilicata
Domenica 7 giugno 2015