Controlli sugli enti no profit scoperte frodi, irregolarità e evasioni fiscali

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Maratea | guardia di finanza

Controlli sugli enti no profit
scoperte frodi, irregolarità e evasioni fiscali

Accertati 300 mila euro di ricavi occultati al fisco, con un'evasione di Iva pari a circa 90 mila euro

Redazione Online

Brigata della Guardia di Finanza di Maratea
Brigata della Guardia di Finanza di Maratea

La Brigata della Guardia di Finanza di Maratea ha recentemente concluso alcune attività ispettive, di natura tributaria, affrontando la particolare fenomenologia illecita rappresentata dall’operatività di soggetti che apparentemente rientrerebbero tra gli enti «no profit», assoggettati a una specifica normativa fiscale. Si tratta del cosiddetto «terzo settore» nel quale rientrano le associazioni in genere, comprese quelle sportive dilettantistiche, che beneficiano di un particolare regime fiscale di favore in ragione della funzione sociale svolta. A differenza delle imprese commerciali, infatti, queste non hanno l’obbligo di tenuta delle scritture contabili e procedono alla determinazione in via forfetaria delle imposte da versare. I finanzieri di Maratea, dopo un attento monitoraggio del territorio di competenza ed una serie di accertamenti resi possibili dall’ottimale sfruttamento delle banche dati in uso all’amministrazione finanziaria, hanno individuato tre associazioni sportive che, attraverso diversificati sistemi, hanno occultato al fisco circa 300.000 euro di ricavi con un’evasione di Iva pari a circa 90.000 euro. In primo luogo, dietro la facciata di una sedicente associazione con sede nella cittadina tirrenica, si celava in realtà una vera e propria attività di scuola di ballo i cui clienti erano tenuti al pagamento di una retta mensile. Dagli accertamenti non è emersa alcuna traccia del perseguimento delle finalità non lucrative contemplate nello statuto e nell’atto costitutivo, mentre veniva riscontrata l’esistenza di un’attività commerciale i cui introiti rappresentavano l’unica fonte di guadagno per il gestore. Nel vicino comune di Rivello, inoltre, sotto la lente degli investigatori è finita una A.S.D.nata con la finalità di promuovere l’attività ciclistica a livello dilettantistico. Anche in questo caso, le numerose irregolarità riscontrate, hanno fatto decadere i benefici di natura fiscale. Nessuna convocazione e/o partecipazione dei soci alle assemblee, nè documenti che attestassero l’avvenuta approvazione del bilancio annuale sono stati rintracciati nel corso della verifica. Nel contempo, è emerso l’acquisto di numerose e costosissime biciclette da corsa poi «donate» a terzi senza alcuna certificazione ed in evasione delle imposte. Nel mirino dei finanzieri è poi finita una nota squadra di pallavolo del Vallo di Diano, fino a qualche tempo fa iscritta al campionato di A/2 la cui sede legale era ubicata nella citta di Maratea. Forse un tentativo per sfuggire ai controlli del fisco, reso vano dal continuo monitoraggio del territorio. In quest’ultimo caso, il rappresentante legale ha fatto ricorso ad espedienti contabili che gli hanno consentito di mantenere il volume degli affari al di sotto della soglia utile per beneficiare delle agevolazioni fiscali. È così scattata la segnalazione all’A.G.competente per reati tributari previsti dal DLgs. 74/2000. Tale operazione portata a termine dalle Fiamme Gialle marateote testimonia come il dispositivo di polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza sia orientato al perseguimento di obiettivi di tutela della libera concorrenza e correttezza nei mercati, attraverso l’eliminazione degli effetti distorsivi causati da condotte elusive e fraudolente.

Mercoledì 16 dicembre 2015

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