Ribadita priorità della lotta alla contraffazione e all'abusivismo

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Ribadita priorità della lotta alla
contraffazione e all'abusivismo

La Confartigianato Basilicata chiede attenzione e impegno per la difesa del patrimonio manifatturiero italiano

Redazione Online

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La Confartigianato Basilicata fa sapere con forza che non è concesso «Nessun passo indietro, nessun cedimento nella difesa del patrimonio manifatturiero italiano», sottolineando che i danni stimati per i nostri artigiani raggiungono una cifra che oscilla tra gli 80 e i 100 milioni euro l’anno. Le più colpite sono le piccole imprese che lavorano per committenti e marchi nazionali. Negli ultimi 5 anni le imprese artigiane sono state decimate, con una perdita di 7.052 aziende, pari ad un calo del 9,9%. Soltanto nell’ultimo anno le imprese artigiane di questi settori invasi dai falsi sono diminuite del 2,1%. A livello regionale, le più colpite sono state le imprese del Molise, calate negli ultimi 5 anni del 27,3%, seguite da quelle della Puglia ( -24,3%), della Sicilia (-19,1%), della Basilicata (-18,7%) e della Sardegna (-17,9%). La multinazionale del falso – sottolinea la Confartigianato - fattura 200 miliardi l’anno in tutto il mondo, ma la cifra è destinata a crescere del 74,5% in dieci anni, in linea con la dinamica del commercio internazionale. La contraffazione è un affare di dimensioni globali che in Italia vale 6.924 milioni, pari allo 0,45% del Pil. L'Italia è prima in Europa per quantità di merce sequestrata: tra il 2008 e il 2013 si sono registrati 99.748 sequestri per 334,5 milioni di pezzi contraffatti del valore complessivo di 3.789 milioni. Secondo il rapporto di Confartigianato, infatti, i settori più esposti alla contraffazione sono quelli del tessile, abbigliamento, calzature, occhialeria, cosmetici, giocattoli che rappresentano l’89,2% dei valore delle merci sequestrate tra il 2008 e il 2013. Un fenomeno criminale di dimensioni globali come la contraffazione – avverte Antonio Miele, presidente Confartigianato – va combattuto con armi globali e non solo a livello europeo, internazionale e nazionale. L’azione repressiva, la collaborazione tra le forze dell’ordine di tutti i Paesi, devono essere accompagnate da attività di prevenzione e da iniziative legislative a tutela dell’origine e della qualità dei prodotti, a cominciare dall’approvazione di una regolamentazione europea, come quella sul made in, che obblighi a indicare l’origine dei prodotti e garantirne la piena tracciabilità. Ma bisogna anche intensificare le attività di formazione e informazione alle imprese a ai consumatori sui danni provocati dalla contraffazione, sulla difesa della proprietà intellettuale e industriale, sulla tutela del made in Italy E ci aspettiamo azioni significative in difesa del made in Basilicata anche dal Governo Regionale. 

Lunedì 8 giugno 2015

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