CULTURA E SVILUPPO

Cultura, creatività e innovazione

per l'occupazione e lo sviluppo economico

Si conclude domani, 12 giugno, la X edizione del Forum Internazionale dell’Economia della Conoscenza

Logo IFKAD 2015
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Si conclude domani, 12 giugno, la X edizione del Forum Internazionale dell’Economia della Conoscenza (IFKAD 2015), iniziato il 10 giugno e organizzato dall’Università della Basilicata e dal Politecnico di Bari. Oltre trecento esperti internazionali da oltre 100 università di 50 Paesi del mondo si raccoglieranno per tre giorni a Bari per discutere il ruolo della cultura come motore di sviluppo. L'evento rappresenta un'opportunità per le due Università per aprirsi verso reti di conoscenza globali. 

Sulla base di queste premesse, i lavori di IFKAD 2015 saranno dedicati, da un lato, ad indagare il ruolo e gli impatti del capitale intellettuale, declinato nelle dimensioni di capitale umano, capitale sociale e relazionale e capitale organizzativo per il miglioramento sia delle prestazioni d’impresa, sia delle dinamiche di sviluppo territoriale. Dall’altro, particolare attenzione sarà prestata ad analizzare come l’industria della cultura e della creatività possano rappresentare nuovi settori di riferimento per il rilancio delle economie europee, ed in modo specifico anche per la Puglia e la Basilicata.

Al di là dell'evento è fondamentale comprendere che la Commissione Europea ha approvato il programma operativo «Cultura e Sviluppo» 2014 – 2020 cofinanziato dai fondi comunitari (FESR) e nazionali, per un ammontare complessivo di circa 490,9 milioni di euro, che vede il MiBACT nel ruolo di amministrazione proponente e Autorità di gestione. Il Programma Operativo Nazionale (PON) «Cultura e Sviluppo» 2014 – 2020 è destinato a 5 regioni del Sud Italia – Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia – ed ha come principale obiettivo la valorizzazione del territorio attraverso interventi di conservazione del patrimonio culturale, di potenziamento del sistema dei servizi turistici e di sostegno alla filiera imprenditoriale collegata al settore. 

Per quanto riguarda il forum internazionale di Bari, sotto il profilo tecnico-gestionale-finanziario le tematiche più preminenti possono sintetizzarsi in due interrogativi: quali sono le risorse ed i fattori che maggiormente influenzano e determinano la competitività delle imprese e lo sviluppo sostenibile dei sistemi territoriali? Quali sono i nuovi modelli, approcci e strumenti emergenti nel management che permettono un miglioramento delle prestazioni dei sistemi organizzativi?

Importe è anche capire, d'altro canto, come promuovere l'economia della conoscenza. Ovvero, come valorizzare il il talento, la conoscenza, la creatività, la cultura e la capacità innovativa e trasformarli efficacemente e rapidamente in nuova imprenditorialità, che genera prodotti, servizi, processi, politiche pubbliche, sistemi di governance territoriale avanzati in grado di creare nuova e migliore occupazione, ricchezza e benessere in termini equi ed eco-sostenibili.

Sottolinea il Direttore del Forum, il Prof. Giovanni Schiuma, che fondò nel 2005 questa iniziativa internazionale: «IFKAD è in primo luogo un evento accademico di respiro internazionale dove l’attenzione della comunità scientifica mondiale - riunita per l’occasione a Bari - si pone sia sulle sfide globali che imprese, organizzazioni e sistemi territoriali devono fronteggiare e sia sulle possibili soluzioni da adottare. Tuttavia l’evento offre anche l’opportunità di riflettere sui possibili fattori e sulle possibili azioni - sia gestionali per le imprese che di policy per i decisori pubblici – da elaborare e declinare opportunamente per attivare nuove dinamiche di sviluppo per i sistemi territoriali». Continua Schiuma: «L’attuale contesto economico-produttivo segnato da preoccupanti fenomeni recessivi e di disoccupazione, specie giovanile, i cui effetti negativi certamente pesano ancor di più per quelle regioni a ritardo di sviluppo come quelle del Sud deve stimolare con forza e urgenza ad elaborare e delineare possibili azioni volte ad attivare dinamiche virtuose di crescita sia delle imprese che dei sistemi territoriali, e l’assunto fondamentale che deve animare le azioni di intervento è una chiara comprensione delle determinanti dello sviluppo ed al contempo l’individuazione ed il supporto a nuovi settori industriali ed a nuove filiere che possano fungere da volano per rinnovate traiettorie di sviluppo nell’attuale economia della conoscenza».

 A fornire il loro contributo al dibattito anche gli attesi interventi in qualità di key-note speakers di Pirjo Stahle della Aalto University in Finlandia, di Luciano Pietronero della Sapienza, di Jose Maria Viedma Marti della Polytechnic University of Catalunia in Spagna, e di Joerg Rainer Noennig della Dresden University of Technology in Germania.

Giovedì 11 giugno 2015