la truffa dei permessi

Promettevano permessi ad extracomunitari

in cambio di soldi in contanti

Il gruppo è formato da quattro persone. Tutte raggiunte da ordinanze di misure cautelari

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Potenza - Durante una perquisizione dei Militari della sezione di polizia giudiziaria a Baragiano, sono stati rinvenuti, nell’ufficio di Renato Luca Fiorello, una serie di documenti autentici ritagliati nell'angolo riservato alla segnatura del protocollo, ed un timbro della Prefettura di Salerno, di cui ancora non è stato dichiarato se trattasi di fac-simile o di originale rubato.

Fiorello è agli arresti domiciliari dal 22 maggio con l’accusa di associazione a delinquere, truffa, sostituzione di persona e favoreggiamento della permanenza in Italia di cittadini extracomunitari, per trarre ingiusto profitto dalla loro condizione di illegalità

Ieri si è svolta a Potenza l’udienza davanti il Tribunale del Riesame sul ricorso presentato dal difensore del Fiorello, e da quello di uno dei suoi presunti complici, Filomena Mazzone, di Viggiano, per la quale è stato disposto l’obbligo di dimora e firma in caserma. Hanno ricevuto un'ordinanza di misure cautelari anche Maria Teresa Vitali, di Brescia, e Syed Yasir Abbas, pakistano residente in provincia di Brescia.

Il gruppo avrebbe agito illegalmente attirando, in un primo momento, persone extracomunitarie irregolari e promettendo, in secondo momento, di regolarizzare la loro presenza in Italia. Quindi avviavano pratiche facendosi pagare in contanti o con ricariche postepay. Pratiche che venivano regolarmente respinte. L’inchiesta del pm Annagloria Piccininni era stata avviata nel 2013. Sembra che il gruppo operasse in diverse regioni, tra cui Ia calabria, la campania, la lombardia e la basilicata. 

Giovedì 11 giugno 2015