Il governatore pugliese Emiliano chiede anche il gas lucano per l'Ilva

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Il governatore pugliese Emiliano
chiede anche il gas lucano per l'Ilva

La Regione Puglia ha inviato uno studio a Roma per dimostrare come il cambio di alimentazione energetica dell'Ilva, da carbone a gas, abbatterebbe le emissioni di Co2 e polveri sottili

Redazione Online

Ilva di Taranto
Ilva di Taranto

Il Ministro dello Sviluppo Economico, Federica Guidi, ha firmato il decreto con cui è stata autorizzata la cessione dei complessi aziendali. Quindi sono state avviate le procedure per il trasferimento delle aziende del gruppo. Per l'Ilva, la più grande acciaieria d’Europa che sorge a Taranto, attualmente sotto amministrazione straordinaria portata avanti dai commissari Piero Gnudi, Corrado Carruba ed Enrico Laghi, si cercano nuovi proprietari. Inoltre va ricordato che il Ministero dell’ambiente con estratto del decreto direttoriale n. DVA-DEC-2015-474 del 17 dicembre 2015 (Gazzetta Ufficiale del 2/1/2016) ha determinato l’esclusione dalla procedura di Valutazione di Impatto Ambientale per il progetto di «Terminale Marittimo Raffineria ENI di Taranto, miglioramento tecnologico del sistema di recupero dei vapori» nel Comune di Taranto, a condizione che ENI ottemperi alle prescrizioni di cui all’art. 1. 2 della VIA. 

Il Governatore puglese Michele Emiliano oltre a mostrarsi soddisfatto, ha proposto come condizione la conversione a gas dell’acciaieria, con il passaggio dall’uso del carbon coke al meno inquinante «preridotto». Per Emiliano questa è «l’unica reale possibilità di conciliare esigenze produttive e salute».

«Finalmente! Finalmente il Governo ha pubblicato il bando per trovare un acquirente della più grande acciaieria d’Europa, un impianto strategico per l’economia italiana e europea, che deve continuare a produrre e a dare occupazione, senza però uccidere e far ammalare i cittadini pugliesi», ha dichiarato Emiliano. «Sollecito quindi tutti coloro che sono interessati a manifestare l’interesse per l’acquisizione dell’impianto, precisando che la trasformazione della fonte energetica fondamentale da carbon coke a gas, rappresenta l’unica reale possibilità di conciliare esigenze produttive e salute. Ricordo che l’utilizzo del gas naturale e del cosiddetto preridotto, abbatte le emissioni nocive del 100% e del 60% quelle di CO2. È questo l’unico modo – prosegue il presidente - per rendere compatibile la nuova Ilva con gli impegni che tutta la Unione Europea ha preso a Parigi, in occasione della conferenza internazionale sul clima, e in merito alla totale decarbonizzazione dell’industria europea. I 20 miliardi di metri cubi di metano provenienti dall’Azerbaigian, insieme ai giacimenti recentemente scoperti in Egitto dall’Eni e a quelli in esercizio in Basilicata potrebbero assicurare all’Ilva forniture di gas illimitate, potendo così presentare la produzione di acciaio italiana e europea come una delle poche compatibili con l’ambiente e con la salvezza del pianeta e dei suoi abitanti. La Regione Puglia – conclude Emiliano - rimane a disposizione del Governo e degli eventuali acquirenti dello stabilimento per favorire la positiva soluzione della trattativa di acquisto».

Venerdì 8 gennaio 2016

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